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Soft Skills: le competenze trasversali




Indice

1. Soft skills: introduzione

2. Definizione di Soft Skills

3. Le Soft Skills: i cambiamenti nel tempo

4. Le 11 soft skills più conosciute

5. Le 10 Soft Skills da inserire nel CV per essere notati dai Recruiters

6. Come Formare le Soft Skills del Futuro



Soft skills: introduzione

Ritorniamo a parlare di competenze, iniziando dalla domanda fondamentale: cos’è una competenza?

Composto del latino di cum e peto, ovvero “chiedere e richiedere”, possiamo quindi definire una competenza come ciò che è richiesto di avere ad una persona.

Nel tentativo ulteriore di dare una definizione fin dalla notte dei tempi si è utilizzata la distinzione tra soft skills e hard skills.

Le hard skills sono più verticali ad un’azienda. Potremmo definirle tipiche di un settore industriale, sia che si tratti di meccanica o di IT, fanno parte di queste competenze anche le competenze informatiche. Di solito vengono acquisite tramite lezioni e formazione aziendale, e sono basate su conoscenze tecniche.

Un esempio classico può essere la gestione finanziaria di un’azienda, la capacità di progettare un ponte, l’abilità di saper aggiustare un impianto petrolchimico.

Con la premessa che ci sono sempre persone che, queste abilità, le acquisiscono naturalmente (Leonardo da Vinci, per esempio), la maggioranza delle persone acquisisce questi tratti lavorativi in modo strutturato e lineare.

Le soft skills sono, per opposto, abilità o tratti già presenti nell’individuo, e, al massimo, possono essere affinati. Come detto in parte sono abilità naturali come la capacità di relazionarsi con le persone, la precisione etc… In parte si focalizzano valorizzandole sul lavoro (si suppone che un HR possa essere più empatico, per capire gli altri).

Il vantaggio delle soft skills è che sono maggiormente esportabili da un’azienda ad un’altra e sono cumulabili. Sicuramente tra tutte quelle competenze che vengono richieste in ambito lavorativo, un posto alquanto centrale oggi lo rivestono le Soft skills.

Perché è fondamentale per le imprese formare i propri dipendenti sulle competenze trasversali? Così come fornire ai dipendenti gli strumenti per mantenere la work life balance permette di diminuire il turnover personale e aumentare la produttività, formare i dipendenti sulle soft skills permette di creare un ambiente più collaborativo e di conseguenza più produttivo.


Come acquisire competenze trasversali con la formazione - In Training


Definizione di Soft Skills

Ma cerchiamo di approfondire le soft skills:

  • Cosa sono?
  • Cos’è che le rende così speciali tanto da considerarle al 75% come causa del successo di un lavoro a lungo termine rispetto al 25% delle hard skills? (dati dello Standford Research Institute)
  • Valgono più delle abilità tecniche?
  • Cambiano nel tempo?
  • Quali sono, essenzialmente?

Cosa sono? Tradurre il termine dall’Inglese ci dice molto di più rispetto ad una parola: “Soft” letteralmente significa “morbido”. Ma a ben vedere non c’è niente di morbido in queste competenze.

Per una volta la traduzione italiana ci spiega molto di più! In Italia vengono chiamate “Competenze trasversali”, questo perché riescono a risultare significative in differenti contesti anche molto diversi tra loro, “trasversalmente”, appunto. Le possiamo chiaramente distinguere dalle Hard Skills, le competenze tecniche (o a questo punto verticali come le competenze informatiche) che sono quelle acquisite da enti o istituzioni.

Sono Hard Skills ad esempio la laurea, una certificazione, un master, un’esperienza lavorativa. Le competenze tecniche sono circoscritte, sono semplici da elencare e si può dire che siano universalmente riconosciute; sono la punta visibile di un iceberg.

Per le soft skills invece è diverso: spesso vengono confuse con i valori, alcune volte con la personalità di una persona, altre con i suoi atteggiamenti e le sue qualità. Sono in realtà ben altro. Dopo averne tanto parlato, oggi possiamo dire che le competenze trasversali (di cui le competenze relazionali fanno parte) delle risorse umane sono il vero potere delle imprese di oggi, perché sono alla base della possibilità di lavorare con efficacia a prescindere dalle qualifiche tecniche.

Forniscono un lascia- passare alla scoperta e all’analisi dei problemi, alla relazione collaborativa con gli altri, all’innovazione e, per farla breve, a tutti quegli atteggiamenti e comportamenti che fanno la differenza nelle performance efficaci. Pensateci.

Se volessi vendere dei biscotti ma non capissi che la persona che ho di fronte non mangia dolci ma preferisce il salato, quanto successo potrei avere?

Comprendere ciò che pensa l’altro, dove vuole andare, che obiettivi ha e quali sono i suoi criteri valoriali devono accompagnare necessariamente la mia conoscenza tecnica per far sì che io raggiunga i miei obiettivi nei suoi riguardi. Le soft skills mi permetteranno proprio di far questo.


Vuoi scoprire di più sulle opprtunità di formazione? Leggi "Formazione Gratuita: esiste davvero?", per scoprire se la formazione gratuita per dipendenti esiste davvero.



Le Soft Skills: i cambiamenti nel tempo

Cambiano nel tempo? È difficile che le competenze trasversali cambino nel tempo; Il World Economic Forum stila una classifica quasi ogni anno in cui si elencano per grado quali skills sono ritenute più importanti in quel momento storico. In generale cambiano di rilevanza, ma restano sempre le stesse.

Pensando al digitale, è più probabile che diventi obsoleta una competenza informatica, come un linguaggio di programmazione piuttosto che l’abilità di un dirigente di entusiasmare i propri collaboratori.

È per questo che la formazione in ambito Soft Skills è un prezioso investimento che non ha scadenza, sia per i singoli che per le aziende.

Quindi le soft skills si possono apprendere? Assolutamente sì. Tramite l’esempio. C’è una bellissima citazione di B. Franklin che recita: “Dimmi e io dimentico, insegnami e io ricordo, coinvolgimi e io imparo”.

Come in un allenamento agonistico, queste competenze trasversali devono essere tenute in esercizio e vanno affinate con l’esperienza anche grazie all’aiuto di esperti (tutor, coach, mentori) in modi diversi:

  • Con lo studio: la conoscenza è la prima delle dimensioni utili, prepara alla analisi critica.
  • Con l’allenamento personale: si fa pratica su sé stessi, ci si conosce, si comprendono i propri limiti e le proprie capacità.
  • Con l’esperienza: si impara osservando e facendo. Si osserva da coloro che sanno già fare, che hanno maturato adeguata esperienza, coloro che ci indurranno a fare e sbagliare e che ci daranno capacità di azione.
  • Con la formazione: grazie a corsi di formazione e coaching specializzato è possibile migliorare le competenze trasversali.

Un esempio di competenze trasversali che si possono apprendere sono le competenze relazionali: ad esempio tramite corsi di comunicazione efficace e programmazione neurolinguistica è possibile apprendere come relazionarsi al meglio con le persone, in ufficio e nella vita privata. Inoltre, tramite corsi di formazione specifici è possibile apprendere delle tecniche di "allenamento" da mettere in pratica per fare "esperienza sul campo" ovvero apprendere osservando e facendo nella vita di tutti i giorni.

Ecco alcuni dei corsi di formazione che mettiamo a disposizione per apprendere le competenze trasversali:



Le 11 soft skills più conosciute

Nel 202 il WEF cita queste 11 come Soft Skills più comuni:

  • Comunicazione: Per interfacciarsi con colleghi, collaboratori, referenti. Sapersi presentare o presentare il proprio lavoro, ascoltare, negoziare, gestire il linguaggio del corpo, persuadere.
  • Empatia: É la capacità di capire profondamente i sentimenti altrui, sapersi mettere nei suoi panni, saper leggere l’altro. È la capacità per un’azienda stessa di creare prodotti nuovi, perché è la qualità che fa comprendere i reali bisogni dei clienti.
  • Abilità Interpersonali: Sapersi proporre in modo positivo, amichevole, empatico, ottimista, fiducioso, avere autocontrollo, creare rapporti di stima e di fiducia. Tutto questo migliora le relazioni con le persone che ci circondano e di riflesso la produttività lavorativa (avete mai avuto un musone come collega? Capirete bene!)
  • Leadership: La leadership non è solo l’ambizione di diventare il capitano della squadra. É fatta di senso di responsabilità, di capacità di prendere decisioni per sé e per gli altri, saper vedere il quadro d’insieme e orientare le strategie con visione, influenza positiva, sapere delegare ad altri e scegliere, motivare, gratificare chi lavora verso obiettivi comuni. “To lead” significa essere il primo della fila, colui che guida e dà l’esempio.
  • Lavoro di squadra: C’è bisogno di una persona che capisca che il proprio lavoro è correlato al lavoro di altri, che si è sempre parte di una catena. È la capacità di lavorare integrando le proprie energie, competenze ed esperienze con quelle degli altri, puntando a prendere decisioni condivise e favorendo lo sviluppo di collaborazione, lealtà e spirito di squadra.
  • Creatività: È “quella cosa difficile da definire ma che riconosci subito quando la vedi” (cit. Jaime Casap). Non è semplice talento e può essere sviluppata in differenti contesti.
  • Flessibilità: Significa adattarsi a nuove situazioni, essere disponibili al cambiamento, ad accettare e soprattutto ad imparare cose nuove.
  • Pensiero Critico: È la capacità di osservare le cose oltre la scorza esterna, analizzarle in modo non lineare, senza farsi prendere da preconcetti e trovando soluzioni innovative, creative ed efficaci.
  • Responsabilità: La possiamo chiamare anche affidabilità, il riuscire, cioè, a portare a termine dei compiti che ci sono stati affidati, rispettare le tempistiche e le priorità con disciplina, dimostrando attenzione alle esigenze dell’organizzazione.
  • Gestione dello stress: Avere la capacità di gestire situazioni impegnative, incerte, controllando l’ansia e mantenendo lucidità di azione.
  • Etica del lavoro: Impegnarsi e dare il meglio di sé, essere disponibili, essere leali, avere iniziativa, motivazione, accettare le critiche, essere collaborativi.

E per voi? Quali sono le soft skills che sentite di dover migliorare per investire meglio su voi stessi e sul lavoro della vostra azienda? E quali sono quelle competenze che non fareste mai mancare nel vostro curriculum? Quali ritenete siano le più utili?


Vuoi scoprire come migliorare i rapporti nei team di lavoro? Leggi "Team building: cos’è e come farlo in 4 Step", per scoprire di più sul Team Building.



Le 10 Soft Skills da inserire nel CV per essere notati dai Recruiters

Ma quali sono le 10 skills più importanti individuate dal Forum per il lavoro del domani? L’ ultimo Job Reset Summit, indetto dal Wolrd Economic Forum identifica le seguenti:

  1. Pensiero Analitico e Innovazione
  2. Apprendimento Attivo e Strategie di Apprendimento
  3. Capacità di risolvere problemi complessi
  4. Pensiero Critico e Capacità di Analisi
  5. Creatività, Originalità e Spirito d’Iniziativa
  6. Leadership e Influenza Sociale
  7. Uso di Tecnologie, Monitoraggio e Controllo
  8. Progettazione e Programmazione Tecnologica
  9. Resilienza, Gestione dello Stress e Flessibilità
  10. Ragionamento, Problem Solving e Ideazione

Come si può vedere, il pensiero critico (skill 1) e il problem solving (skill 3) restano una costante nella classifica delle prime competenze sin dalla prima edizione del Forum nel 2016.

Diversamente invece, quest’anno fanno la loro comparsa delle nuove skill emergenti derivanti dall’ambito dell’autogestione come l’apprendimento attivo (skill 2), la resilienza, la tolleranza allo stress e la flessibilità (skill 9).

La Leadership (skill 6) assume un ruolo centrale e fondamentale, proprio per guidare e influenzare innovazione e cambiamento che ci aspettano nei prossimi anni.

La domanda per l’acquisizione di nuove skills si è quindi biforcata, andando ad affiancare alla onnipresente richiesta di competenze digitali (skill 7 e 8), come analisi dei dati, utilizzo del computer e tecnologia dell’informazione, un nuovo settore con una forte impronta di potenziamento e crescita individuale (skill 4, 5 e 10).



Come Formare le Soft Skills del Futuro

Quanto tempo serve per operare un rinnovamento delle competenze trasversali? I dati in nostro possesso testimoniano come attraverso l’apprendimento online, ormai divenuto primario a causa del distanziamento imposto dal COVID, a un individuo potrebbe servire non più di due mesi per consolidare una delle top 10 skills nelle professioni emergenti in ambito sociale, di produzione di contenuti, vendita e marketing.

Dai due ai tre mesi potrebbero essere invece necessari per acquisire padronanza in sviluppo di prodotti, gestione dei dati e intelligenza artificiale; infine un programma di quattro mesi porterebbe a un ampliamento nel campo dell’ingegneria.

Per formare queste competenze è necessaria una formazione operante, con metodologie formative che privilegino la creatività e la sperimentazione, dove la Persona agisca da protagonista sviluppando un processo di apprendimento continuo; ed è questo che troverai nei nostri corsi di formazione, è questa la filosofia alla base della progettazione dei percorsi di In Training.

I nostri corsi hanno tutti un livello EQF definito, per permetterti di utilizzare tutte le misure presenti nel panorama agevolativo italiano:

Per concludere, l’orizzonte verso cui ci si muove richiederà un sempre maggiore sforzo congiunto nel poter fornire tutti gli strumenti necessari agli individui, in termini anche di tempo e risorse, per far sì che questi possano accedere con sempre maggiore flessibilità e completezza all’universo della formazione.


Marzia Buraschi

Marzia Buraschi

Da più di 10 anni mi occupo di formazione finanziata supportando le aziende nell'individuazione dei loro fabbisogni e nella progettazione del percorso formativo più in linea con le loro esigenze. [Leggi il CV di Marzia Buraschi]