In Training è Ente Accreditato Regione Lombardia ID: n. 1436
1. Turnover personale: introduzione
3. Turnover personale: quando diventa patologico
4. Turnover personale: quali sono le conseguenze negative
5. Calcolo turnover personale: come effettuarlo
6. Come prevenire il turnover personale
Il benessere dei propri dipendenti è diventato uno dei fattori da tenere in considerazione per un’organizzazione di successo. Dipendenti che si trovano a proprio agio garantiscono una maggiore produttività e creano un ambiente positivo e reattivo, con enormi benefici sia in termini economici che reputazionali.
È fondamentale garantire ai propri colleghi e sottoposti un ambiente di lavoro piacevole e permettere loro di trovare il corretto equilibrio tra lavoro e vita privata (work life balance).
Spesso risulta complicato trovare il giusto compromesse tra benessere e produttività, soprattutto nelle organizzazioni che si trovano a gestire progetti a scadenza e di notevoli dimensioni. In questo caso lo stress e l’urgenza nel portare a termine i propri task può causare problemi all’interno del team di lavoro e mettere a rischio il benessere dei dipendenti dell’azienda.
Questo malessere potrebbe causare l’abbandono del lavoro da parte dei membri migliori del proprio team, spinti a trovare un posto di lavoro a condizioni migliori, non solamente dal punto di vista economico.
Il turnover personale è un fenomeno che caratterizza ogni organizzazione. Sostituire i dipendenti che si dimettono o che vengono licenziati è un processo no sempre banale, soprattutto nel caso in cui i soggetti abbiano conoscenze e competenze specialistiche.
Se il turnover personale diventa un fenomeno costante e supere determinate proporzioni, può essere un segnale di una cattiva gestione del personale e delle attività, anziché un normale fenomeno fisiologico. In questo caso si potrebbero avere delle ripercussioni non da poco sull’organizzazione, trasformando il turnover in un costo rilevante per l’azienda.
Vediamo cos’è il turnover personale e quali sono gli strumenti per ridurlo, garantendo così il benessere dei propri dipendenti.
Vuoi finanziare la formazione dei tuoi dipendenti? Scopri la Formazione Finanziata e formazione finanziata Brescia di In training.
Sempre più aziende si trovano ad affrontare il fenomeno del turnover personale, ovvero il frequente ricambio del personale che caratterizza i periodi di incertezza a instabilità economica.
Per turnover personale si intende proprio il tasso di ricambio del personale, ovvero il flusso di persone in entrata (assunte) e in uscita (dimesse o licenziate) dall’azienda.
Il turnover personale è un processo naturale all’interno di un’organizzazione e può portare effetti positivi sia per i dipendenti che per l’azienda stessa. Questo processo, se sfruttato nel modo corretto, può garantire la continuità delle attività aziendali anche nel medio-lungo periodo.
Nuovi dipendenti possono portare una ventata d’aria fresca all’interno dell’organizzazione, permettendo di trovare soluzioni innovative a problemi preesistenti.
Un tasso di turnover pari a zero può causare eccessiva staticità e mancanza di creatività, rendendo difficoltosi i processi di sviluppo e crescita di nuovi business.
Il turnover personale, se effettuato e programmato nel modo corretto, rappresenta una soluzione strategica e necessaria, soprattutto nei seguenti casi:
Il tasso di ricambio del personale in condizioni normali, è un processo fisiologico e il livello ideale dovrebbe attestarsi attorno al 10%.
In questo caso si parla di turnover personale fisiologico, ovvero il caso in cui il flusso di assunzioni, licenziamenti e pensionamento non mina la produttività e la stabilità aziendale e, al contrario, permette di migliorare le performance e garantire flessibilità e nuove opportunità.
Vuoi migliorare le skills dei tuoi dipendenti? Scopri i corsi di formazione di In training e i 10 livelli di classificazione EQF.
Il ricambio dei dipendenti può trasformarsi tuttavia in un fenomeno negativo, specialmente quando riguarda una percentuale eccessiva di dipendenti e non è programmato. In questo caso il fenomeno turnover personale potrebbe essere sintomo di una situazione non ottimale all’interno all’azienda, che potrebbe essere causata da una gestione non ottimale dei dipendenti e una scarsa organizzazione del lavoro.
In questo caso si parla di turnover patologico, ovvero quando il turnover personale è causato da situazioni di malessere ed insoddisfazione che causano l’abbandono delle risorse, riducendo la competitività dell’impresa.
Il turnover personale non ha conseguenze solamente sui dipendenti che abbandonano l’azienda, ma riguarda direttamente anche i capi reparto e i manager che operano all’interno dell’impresa.
Per comprendere ciò basterebbe pensare ad un team in cui i membri cambiano in continuazione. In questo caso risulterà difficile creare un ambiente di lavoro in sintonia ed efficiente, in modo da poter concludere i progetti senza sprecare tempo e risorse.
Il turnover personale patologico è spesso causato da una cattiva gestione delle risorse umane e i motivi principali che portano a questa situazione possono essere:
Vuoi migliorare le competenze informatiche o le competenze relazionali dei componenti della tua azienda? Trova i corsi di formazione che fanno al caso tuo nel nostro catalogo!
Come abbiamo spiegato nel paragrafo precedente, il turnover personale patologico è un fenomeno non previsto dall’azienda e può portare a conseguenze negative sia per quanto riguarda il lavoro da svolgere, che per la reputazione dell’azienda stessa.
La perdita di membri del proprio team o reparto influenza infatti il lavoro da svolgere e richiede nel migliore dei casi una ripianificazione delle attività oppure la ricerca di nuovo personale. Questo secondo caso potrebbe rivelarsi complicato, soprattutto nel caso di personale altamente qualificato.
Un’azienda con un elevato tasso di turnover personale non è un’azienda in grado di attrarre talenti, ma al contrario viene vista come una realtà alla quale interessa poco del proprio organico.
Questo comporta direttamente delle perdite anche a livello economico, poiché porta ad avere dei costi aggiuntivi relativi alla ricerca alla ricerca e selezione del personale, il quale avrà comunque bisogno di un periodo di prova per comprendere al meglio le dinamiche dell’azienda in cui dovrà lavorare.
Tutto questo porta ad una diminuzione della produttività e un aumento del carico di lavoro per i dipendenti rimasti in azienda.
Le principali conseguenze negative del turnover personale patologico sono perciò:
Scopri cosa sono le soft skills e come possono aiutare il tuo team nel nostro tutorial: "Soft Skills: le competenze trasversali".
Come abbiamo già spiegato ad nel primo paragrafo, il turnover personale è normalmente un processo fisiologico in grado di portare conseguenze positive all’impresa. Quando invece questo diventa un fenomeno patologico può creare notevoli danni all’organizzazione.
Esistono diversi fattori da tenere in considerazione per valutare il turnover personale, tra cui il settore, la situazione attuale dell’azienda, la situazione economico finanziaria del mercato di riferimento e il modo in cui un’azienda svolge i propri progetti.
Il calcolo del tasso di turnover personale permette di ottenere una valutazione quantitativa del fenomeno.
Esistono diverse formule che si concentrano su diversi aspetti del turnover personale:
Vuoi finanziare la formazione dei dipendenti delle tua azienda? Scopri come farlo grazie a Formazione continua e al Fondo Nuove Competenze.
Diversi studi relativi al turnover personale hanno evidenziato come questo fenomeno possa creare dei costi non indifferenti. Questi dipendono da diversi fattori, tra cui la posizione e il grado del lavoratore e il settore in cui opera l’azienda.
Secondo un sondaggio di Gallup, in costo per sostituire un dipendente può raggiungere il doppio del suo stipendio annuale. Secondo Forbes invece l’assunzione di un sostituto può costare anche il 33% dello stipendio del nuovo dipendente.
Per questo motivo è importante prevenire e ridurre al minimo l’impatto del turnover personale sull’organizzazione. Gli strumenti per creare un’azienda efficiente anche sotto questo punto di vista sono:
Da più di 10 anni mi occupo di formazione finanziata supportando le aziende nell'individuazione dei loro fabbisogni e nella progettazione del percorso formativo più in linea con le loro esigenze. [Leggi il CV di Marzia Buraschi]
ULTIMI POST DEL BLOG